Di Matteo Gerardi
Il 17 novembre 2022 l’agenzia di comunicazione “Pr comunicare il vino” ha organizzato un press lunch al ristorante il Ceppo di Roma, dove è stata presentata una cantina sarda guidata da ragazzi giovani e dinamici, i fratelli Gregu.
Tenute Gregu
Tenute Gregu, che riprende il nome di famiglia, si trova vicino Olbia in località “Giuncheddu” e i suoi vigneti sono collocati in collina, affacciati sul mare e coccolati, sia in estate che in inverno, dal vento. I terreni si trovano in prossimità del parco naturale del monte Limbara e le viti affondano le radici in suoli derivati da disfacimento granitico.
La proprietà lavora cercando di intervenire il meno possibile sia in vigna che in cantina ed è in conversione biologica.
I grandi protagonisti sono i vitigni tipici della Sardegna: Vermentino e Cannonau in prevalenza, ai quali si affiancano Bovale Sardo, Syrah e Merlot.
Le etichette in degustazione
Durante il pranzo sono stati presentati quattro vini: Il Sirè 2021(Cannonau vinificato in rosato), il Rìas 2021 (Vermentino di Gallura), il Selenu 2021 (Vermentino di Gallura superiore) ed il Raighinas 2018 (Cannonau) .
Sirè 2021
Sirè 2021: un rosato di cannonau che fa qualche mese di affinamento in acciaio, dotato di un colore rosa cerasuolo. All’olfatto colpiscono subito le note floreali di petalo di rosa, accompagnate da profumi di arancia rossa, sullo sfondo note iodate. Al palato è coerente con l’analisi olfattiva e dimostra di avere una bella spalla acida, accompagnata da una sapidità sorprendente. Media persistenza
Rias 2021
Rias 2021: versione “smart” di Vermentino di Gallura, si presenta con un colore giallo paglierino. All’olfatto si riconoscono note di fiori bianchi ed erbacee di foglia di the, profumi di pera e sentori di iodio. Molto fresco e sapido al palato. Media persistenza.
Selenu 2021
Selenu 2021: un Vermentino di Gallura superiore davvero sorprendente. Color giallo paglierino intenso. Al naso note di frutta a polpa bianca, profumi di fiori d’acacia, sentori mentolati ed erbacei, rimandi di pietra focaia. Vino dotato di grande corpo, al palato è più morbido rispetto al precedente, ma mantiene, comunque, una buona freschezza e sapidità. Lunga persistenza.
Raighinas 2018
Raighinas 2018: un Cannonau in purezza. Affinamento in parte in legno, in parte in acciaio, a cui segue assemblaggio e affinamento in bottiglia. Si presenta con una veste rubino, i profumi ricordano la marasca, la foglia di pomodoro, la macchia mediterranea con note di mirto e alloro. Al palato è caldo, tannico e molto persistente. È un vino prorompente, da abbinare alle carni rosse locali.
Un plauso da fare anche al ristorante che ci ha deliziato con ottimi piatti, alcuni dei quali si sono sposati alla perfezione con i vini proposti.
Personalmente ho molto apprezzato il Vermentino superiore ed il Cannonau: due belle espressioni di vitigni storici dell’isola, che hanno trasmesso ai commensali profumi e sapori della terra in cui nascono. La Sardegna offre davvero tanto, in termini qualitativi; basta saper scegliere e ne vedrete delle belle!