Il Bacaro ha ospitato la Puglia d’eccellenza
Taste of Puglia…come è andata? Gli ottimi vini di Domus Hortae e gli oli Frantoio Muraglia sono stati abbinati al menù, creato appositamente dallo chef del ristorante Il Bacaro, per valorizzare al massimo i prodotti proposti. L’aperitivo ha accolto gli ospiti con l’intrigante l’olio FUMO su pane croccante, un monocultivar Peranzana, che viene affumicato in frantoio con legno rigorosamente naturale, riportando fedelmente ricordi fumé, intercalati da adeguate note piccanti e florida persistenza.

Antico Frantoio Muraglia nasce ad Andria, capitale dell’olio pugliese, cinque generazioni fa, ma il vero patriarca della famiglia di primavere ne conta 450. È un maestoso albero di coratina, acquistato cent’anni fa dal trisavolo Savino che iniziò così a raccogliere le sue prime olive. Gli dissero che con quelle non avrebbe fatto fortuna, ma lui non ci fece caso, perché erano proprio le olive che voleva lui. Un patrimonio prezioso che si estende per 40 ettari di magnifico terreno andriese con i suoi oliveti che offrono la migliore monocultivar coratina; olive sanissime, raccolte a mano e spremute a freddo con l’antica macina in pietra entro 24 ore, conservando in questo modo l’integrità delle componenti aromatiche e fenoliche e trasformandosi lentamente in un olio vivace, armoniosamente fruttato, ampio e dalle incomparabili caratteristiche organolettiche: l’olio di Antico Frantoio Muraglia.
https://www.frantoiomuraglia.it/
Ho deciso di abbinare al Fumo, questo olio prezioso e saporito, servito con pane bruschettato, il Nero di Troia Rosato Kia Ros 2018…un’accoppiata vincente!

Due parole su questa bella azienda sono assolutamente necessarie!
La storia d’amore della famiglia Fioretti per la propria terra ha radici lontane: Domus Hortae è il nome storico della residenza della famiglia Fioretti, che coltiva la vigna con particolare cura e dedizione sin dal 1788. Dopo oltre due secoli dediti alla coltivazione della vite, Domus Hortae ha iniziato, circa 10 anni fa, a produrre vini dalle proprie uve e finalmente, da circa 2 anni, ad imbottigliarli in proprio, con una capacità produttiva annuale che si attesta tra le 20 e le 25.000 bottiglie . Tratto distintivo aziendale? Grande amore per la propria terra; estrema attenzione ed impegno nella cura dei vigneti e nel processo di lavorazione dell’uva in cantina; massima valorizzazione del proprio territorio e delle tradizioni vitivinicole locali. L’azienda si trova nella parte più a nord del Tavoliere delle Puglie, in provincia di Foggia, in una zona di produzione vinicola antichissima e dalle caratteristiche precise: clima mediterraneo influenzato dal mare, d’estate caldo e siccitoso e d’inverno anche molto freddo; dai terreni eterogenei e, nel caso di Domus Hortae, calcarei, alcalini, ben drenati, con presenza di rocce sedimentarie che donano ottima mineralità. L’azienda produce vini monovitgno, utilizzando le classiche e storiche uve della zona: Il Nero di Troia in primis, il Primitivo ed il Fiano Minutolo, ottenendo mirabili prodotti.


https://www.domushortae.com/it/
Ed ora veniamo al loro rosato: Kia Ros deriva da Kairos, il “tempo cairologico”, opportuno, il momento giusto, il momento supremo di in tempo indeterminato nel quale qualcosa di speciale accade. Questo rosato è il risultato di uve 100% Nero di Troia, vendemmiate momento in cui acidità e zuccheri sono ad un punto ottimale e vinificate in bianco. Rosa antico tenue e brillante, dona profumi delicati e deliziosi di piccoli frutti rossi freschi, roselline, erbe aromatiche mediterranee. Al palato croccante, bevibile, sapido e rispondente, che lascia un palato buono e pulito.
Il Bacaro ha realizzato un menù che ha egregiamente equilibrato e valorizzato i vini offerti, realizzando piatti semplici, belli e gustosissimi, di chiara tradizione pugliese. La titolare di Domus Hortae Rosanna Melchionda e suo marito Giuseppe Fioretti hanno raccontato la loro azienda appassionando i commensali e rispondendo a tutte le loro curiosità.

Purea di fave e nido di cicoria croccante con Ti Estì Fiano Minutolo 2018
Ti estì (che cosa è?) è la domanda che Socrate poneva ai suoi interlocutori per risalire alla premessa, rompere la retorica ed arrivare ad una definizione razionale e corretta, chiara e identificata.

Il Ti esti di Fiano ha solo il nome, poiché è, in realtà, un vitigno aromatico a tutti gli effetti, più vicino alla famiglia dei Moscati, profumato e intenso, originale e sorprendente.
Giallo paglierino cristallino, con riflessi verdolini, regala al naso pesca fresca, susina, glicine, acacia, lemongrass, rosa bianca, salvia, macchia mediterranea, selce. Al palato è fresco, sapido, ‘dritto’, minerale e godibilissimo. Rimane a lungo nel palato e nei ricordi.
Orecchiette con cime di rapa e crumble di pane e Kalinero 2018.
Kalì in greco significava buono ed era il ‘buon’ augurale: buona giornata, buona serata, buon tutto! Per Domus Hortae è il cin cin del brindisi, di un buon calice di Nero di Troia in purezza, prodotto nella contrada di Grassano delle Fosse. L’attenta cura delle vigne, la premurosa raccolta, l’assiduo impegno nella vinificazione e lo scrupoloso affinamento in acciaio completano la realizzazione di questo vino.

Rosso tra il rubino ed il porpora, molto concentrato e scuro. Al naso ti investe tanta frutta fresca: una bella mora succosa, ribes rosso e nero, mirtillo, seguiti da pino silvestre, grafite, liquirizia. Al palato è un Nero di Troia emblematico: in perfetto equilibrio tra tannino, acidità e morbidezza, succoso e rispondente, lungo e versatile come pochi.
Proprio per la sua versatilità è stato abbinato anche al secondo piatto: le ottime e gustose Bombette pugliesi.

Per dolce è stata servita una crostata con crema chantilly e fragoline di bosco, ma prima, quale vino da meditazione, è stato servito un 1788 2016, il Nero di Troia in purezza, vessillo aziendale, molto premiato e apprezzato.
Cosa è il 17 88? E’ una storia, una vita, una famiglia, poiché prende il nome dall’anno in cui la storia della famiglia proprietaria dell’azienda ha iniziato a dedicarsi al suo territorio.
Le uve del 1788 sono attentamente selezionate già dalla fase di post-allegagione, con il diradamento dei grappoli in eccesso. La raccolta viene effettuata tardivamente e manualmente a fine ottobre, dopo un leggero appassimento dei grappoli in pianta. La produzione di questa bottiglia è limitata dall’esiguo numero dei grappoli destinati a questa lavorazione. La lunga macerazione e l’affinamento per 12 mesi in barrique di rovere francese ne esaltano la complessità e la struttura.


Ha un colore: rosso intenso molto scuro, impenetrabile, con riflessi granato. Al naso è intenso, ampio, profondo; regala un frutto di bosco scuro ed amarena molto maturi e sotto spirito, note balsamiche potenti, canna di fucile, pino silvestre, tostatura, cioccolato fondente, tabacco scuro, liquirizia amara ed in radice, un lieve rosmarino ed incenso. Al palato è sontuoso, opulento, vellutato, caldo, ma comunque dalla bella spalla acida e molto rispondente. Persiste a ro lungo in una bocca netta e saporita.
Per i prossimi eventi e per pranzi e cene di qualità potrete trovare tutte le info sulla pagina Facebook di Romawinexperience, de il Bacaro e su:



