Enogastronomia
Saula Giusto

I TRE BICCHIERI GAMBERO ROSSO 2025 – VAL D’AOSTA

COMUNICATO STAMPA

TRE BICCHIERI 2025: i 5 migliori vini della Valle d’Aosta premiati dal Gambero Rosso

La produzione vitivinicola valdostana è limitata e quindi i prezzi di vendita delle bottiglie rimangono fortunatamente abbastanza remunerativi per permettere a tutta la filiera di vivere del proprio lavoro e anche di investire per migliorare la qualità, a partire dalla vigna fino aa arrivare alla vendita del prodotto in bottiglia. Con il turismo che affolla la Valle, il vino non basta più a soddisfare la domanda interna.

Per fortuna negli ultimi anni, grazie ad una sana concorrenza, e anche per l’ingresso in campo di molti giovani vigneron, la qualità è aumentata, tanto da poter affermare che in Valle d’Aosta si beve molto bene. La prima idea di qualità, veicolata negli anni ’90 da Costantino Charrère, al quale la Valle d’Aosta vinicola deve molto, prevedeva soprattutto l’utilizzo di vitigni internazionali, in particolar modo dello chardonnay, che avrebbe permesso delle comparazioni con il meglio della produzione straniera. A quell’epoca crebbero molte piccole realtà valligiane e lo chardonnay si diffuse a macchia d’olio.

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