Viaggi e cantine
Saula Giusto

Oops!…Muscari Tomajoli Did It Again

Di Saula Giusto

Il titolo dell’articolo è una libera citazione da una canzone da considerare ormai “vecchia” (del 2000!), di Britney Spears: “Oops!…I Did It Again”. Un titolo ispirato dall’ennesima mia visita alla piccola azienda gioiello laziale Muscari Tomajoli, nel corso della quale ho potuto, ancora una volta, degustare l’eccellenza.

Ho chiesto al suo titolare Marco Muscari Tomajoli di accogliere il nostro piccolo gruppo di ultra appassionati nel primo venerdì di agosto, in un pomeriggio oltremodo caldo e afoso, nel momento dell’anno in cui chiunque vorrebbe essere altrove, compreso lui. Ma Marco, dimostrando i consueti garbo e generosità che lo contraddistinguono, non ha saputo dirmi di no. Un pochino anche perché conosce l’immensa stima che nutro nei suoi confronti e nel grande lavoro che conduce.

Un’azienda che considero un vanto per il nostro Lazio vinicolo.

E anche nel corso di questa visita, appunto, Marco “Did It Again”: i suoi vini si sono confermati ancora una volta eccellenti; anzi, hanno compiuto perfino un “passetto” qualitativo in più rispetto alle annate precedenti.

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Eventi cool
Saula Giusto

TIC-TOC…IL MONDO DEL VINO STA CAMBIANDO

COMUNICATO STAMPA

Le giovani generazioni cercano vini più piacevoli, meno complessi ed impegnativi, con più attenzione ai bianchi ed un crescente apprezzamento per i rosati.

Con un evento-esperimento alle Cantine Briziarelli di Bevagna, primo nel suo genere, sono state messe a confronto le modalità e la tipologia di consumo di due generazioni distinte, la GenZ e quella dei più “esperti”.

Una “non” degustazione alla cieca libera dove un pubblico assortito equamente distribuito tra Genz e “Millennial ed oltre” ha potuto scegliere tra circa 30 etichette provenienti da tutta Italia ed esprimere il giudizio tramite un’apposita applicazione.

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Vino
Saula Giusto

LE RECENSIONI: il Fiano di Avellino Docg “19 Giugno” di Iole Andreotti

Il colore è molto bello: un perfetto giallo dorato, integro, brillante. Il naso, intenso, aristocratico, regala note iniziali di  ginestra e fiore di mandorlo maturi, tiglio e maggiorana quasi essiccati, a cui seguono sentori più dolci di mela cotogna candita e frutta secca, su un finale lievemente balsamico e di pietra focaia. Anche la beva, ancora giovanile, calda, regala finezza, intensità, armonia ed un’ottima piacevolezza, grazie al buon equilibrio già raggiunto nonostante il guizzo fresco ancora preponderante. Finisce molto lungo, con una coerenza puntuale e un preludio ad un futuro ancora roseo, per almeno i prossimi 5 anni a venire, anzi a bere! 

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