Ecco il link alla mia intervista audio al grande @Roberto Scubla dell’@Azienda Scubla, ora online e scaricabile come podcast su çWine Soundtrack: https://www.winesoundtrack.com/it/podcast/uve-vendemmiate-mano.
Ho conosciuto l’eccellenza produttiva di Roberto Scubla tanti anni fa, nel 2007, nel corso dell’esperienza che mi ha cambiato la vita presso l’International Wine Academy.
Oltre ai primi assaggi dei suoi vini, ne ascoltavo incantata il racconto ammirato di Jan D’Agata, allora direttore della struttura e grande ammiratore della cantina e del Verduzzo prodotto. Ebbi poi la fortuna di approfondire la conoscenza dei suoi vini, partecipando all’organizzazione dell’evento che la Wine Academy ogni anno realizzava a Roma per il Consorzio di tutela della Doc Friuli Colli Orientali e Ramandolo e a varie degustazioni, anche organizzate per le due guide prodotte.
Vini che erano rimasti molto impressi nella mia memoria.
In realtà, avevo incontrato solo di sfuggita il produttore e sono dunque stata davvero molto contenta di poterlo intervistare per Wine Soundtrack!
La storia
Anche perchè c’è un aspetto fondamentale della vita di Roberto Scubla che ci accomuna: entrambi abbiamo lasciato un lavoro sicuro in banca (per chi non sapesse, ne ero un legale interno, fino all’incontro con Ian D’Agata e la Wine Academy), incapaci di resistere al richiamo del mondo del vino!
Sono infatti passati quasi 50 anni da quando Roberto decise di abbandonare tale lavoro “certo”, per dedicarsi totalmente alla passione che da sempre albercava nella sua anima: produrre vino
Un sogno maturato sin da bambino, da quando aveva iniziato a frequentare le vigne di proprietà di uno zio.
Data di creazione: 1991 e da allora la sua azienda di Premariacco, in provincia di Udine, ha sempre conservato un’identità unica e personale.
La tenuta
Solo 12 gli ettari vitati, ma curati con estremo amore e, nonostante le piccole dimensioni, il successo dei vini di Roberto è giunto molto lontano in breve tempo, contribuendo a far identificare i Colli Orientali del Friuli, questo piccolo gioiello vitivinicolo, quale luogo di grandi vini, soprattutto bianchi. Dal 2006 l’azienda entra infatti a far parte dell’associazione “I Gran Cru D’Italia”, una selezione ristrettissima di grandi e piccole aziende con caratteristiche di vera eccellenza.
La tenuta è posta in cima ad una dolce collina, circondata dai vigneti e da un bosco in cui prevale il rovere, il secolare albero stato scelto come logo aziendale.
I vigneti affondano le radici nel tipico e prezioso terreno della zona dei Colli Orientali denominato “ponca”, così favorevole alla coltivazione della vite: una formazione marnoso/arenacea che per effetto del dilavamento delle acque si sgretola, arricchendo di minerali il suolo e di conseguenza le uve che da esso traggono nutrimento. Questo terreno, in aggiunta alle cure maniacali di Roberto e ad un microclima estremamente favorevole, permette di portare in cantina grappoli di elevatissima qualità, che rendono facile il lavoro in cantina, dove trovano le cure dell’enologo Gianni Menotti, da anni amico di Roberto.
La cantina
La cantina, completamente interrata, offre una temperatura naturale ideale ed è stata creata dalla fusione di tecniche tradizionali unite a quelle più avanzate.
I vini
Le etichette prodotte: cinque bianchi, cinque rossi e due dolci, principalmente monovarietali che vedono protagonisti i vitigni tipici di zona: Pinot Bianco, Friulano, Sauvignon Blanc, Cabernet Sauvignon, Franc, Merlot e Refosco. Sono presenti anche alcuni raffinati blend quali il Pomedes e il Rosso Scuro.
La piccola produzione di circa 60.000 bottiglie annue, consente di non forzare i tempi della natura e quindi di curare ogni dettaglio, partendo dalla vigna fino ad arrivare al prodotto finito. Tutto il lavoro si è tradotto, sin dalla nascita di quest’azienda, in una serie di importanti riconoscimenti e premi attribuiti dalle più importanti guide e pubblicazioni del settore, sia nostrane che estere.
Vi auguro un buon ascolto!
