LE RECENSIONI: il piccolo grande Asprinio D’Aversa Doc Hera Nova ’22 di Cavasete

Asprinio D’Aversa Doc Hera Nova ’22
Di Saula Giusto

L’azienda Cavasete è situata a Succivo (CE), un piccolo comune dell’agro atellano, a sud-est dell’agro aversano ed a due passi dall’antica città di Atella. Una piccola realtà, ma di grande valore nel mondo vinicolo. La “direzione artistica” odierna dell’azienda è saldamente nelle mani di Giuseppe Luongo, che nel 2018 ha preso la decisione coraggiosa di non più destinare le uve provenienti dalla loro modesta vigna di famiglia, estesa appena per 1,5 ettari, al tradizionale conferimento.

LA STORIA DI CAVASETE

La storia della famiglia Luongo si intreccia con la terra da ben quattro generazioni, dove con dedizione e passione custodiscono un vigneto di Asprinio di Aversa ad alberata, nota anche come vite maritata. Da questa antica vigna, oggi producono con maestria un vino fermo e uno spumante, entrambi con la prestigiosa denominazione di origine controllata.

Nel dicembre del 2020, la sfida di lanciare il marchio “Cavasete” è diventata una missione per la famiglia Luongo, il cui obiettivo è quello di offrire vini di altissima qualità. La loro produzione comprende un Asprinio DOC coltivato a spalliera con una potatura a cordone speronato, sottoposto a un’accurata microvinificazione, che si traduce in tre varianti di Asprinio, ognuna con caratteristiche organolettiche uniche.

L’Asprinio ad alberata di Cavasete

IL “VINO STORICO”

La scelta di Giuseppe ha rappresentato una svolta significativa, un’impronta distintiva che ha trasformato l’approccio tradizionale dell’azienda. Questo indirizzo stilistico unico ha portato a una produzione vinicola che si discosta dagli schemi convenzionali, offrendo al consumatore un’esperienza sensoriale e gustativa autentica e innovativa.

Il cuore del progetto è la creazione di un “vino storico”, caratterizzato da un colore giallo paglierino chiaro, profumi intensi di agrumi come limone e cedro, una spiccata acidità e una mineralità persistente. Queste caratteristiche riflettono fedelmente gli standard dei vini più apprezzati dagli amanti del vino in tutto il mondo.

IL NUOVO PERCORSO BIO

Dal 2021, l’azienda ha abbracciato la produzione di uve biologiche, dimostrando un impegno crescente verso pratiche sostenibili. Nel 2023, la famiglia Luongo auspica di poter esibire con orgoglio anche sull’etichetta la certificazione biologica, consolidando ulteriormente la reputazione di Cavasete come produttore di vini pregiati e rispettosi dell’ambiente.

IL VITIGNO ASPRINIO

IL VITIGNO ASPRINIO

Per chi non lo conoscesse, il vitigno Asprinio, conosciuto anche come Ragusano, ha una diffusione predominante nelle regioni campane, in particolare nel Casertano e nel Napoletano. Grazie alle sue origini antiche, è considerato un vitigno autoctono campano, con ipotesi che suggeriscono una derivazione da antichi vitigni selvatici addomesticati dagli Etruschi, da cui il nome “alberata aversana”.

La scelta di coltivare l’Asprinio in questa regione è guidata dalla conformazione del terreno, di origine vulcanica legata all’area flegrea. Composto da tufo giallo e grigio, lapilli, pozzolane e cenere, arricchito di trachite e potassio, questo terreno crea le condizioni ottimali per la produzione di un vino adatto alla spumantizzazione.

L’Asprinio è un vitigno autoctono a piede franco, unico nell’agro aversano, che cresce “maritato” ai pioppi e ai gelsi, raggiungendo altezze notevoli di 10/15 metri. La vendemmia diventa uno spettacolo coinvolgente con gli “uomini ragno”, equilibrati su scale a pioli alte fino a quindici metri, raccogliendo le uve.

Il profumo leggero e quasi di limone dell’Asprinio lo rende unico, ma è al palato che si distingue, offrendo una secchezza totale e sostanziale. Soprattutto nella sua versione spumantizzata, leggera e briosa, è uno dei pochi vini che si sposa perfettamente con la pizza e la pizza fritta, confermando la sua versatilità e unicità nel panorama vinicolo.

la degustazione

LA DEGUSTAZIONE DI ASPRINIO D’AVERSA DOC HERA NOVA 2022

Il nome del vino deriva dall’antica dea Hera, che nell’antica Grecia era una delle divinità più importanti: la dea del matrimonio, della fedeltà coniugale e del parto, in quanto sposa di Zeus considerata la sovrana dell’Olimpo. Ma Hera Nova vuole significare anche la nuova direzione e la nuova epoca qualitativa intrapresa da Cavasete.

La dicitura in etichetta “Vigneti ad Alberata”, indica proprio che le uve utilizzate per produrre questo vino provengono interamente da Alberata Aversana.

Giallo dorato, brillante. Al naso si rivela particolare, intenso, invita a catturare tutte le percezioni odorose: la scorza di agrume maturo, in primis pompelmo giallo, cede il passo a tante erbe officinali, raccolte in una tisana che profuma di tiglio, camomilla, malva, poi lieve spezia, su un finale di pietra focaia e iodio. Al palato l’agrume croccante e sapido è esaltato dalla freschezza estrema. Chiude con un grande allungo che lascia la bocca molto pulita.

INFO:

Azienda Agricola Vinicola Cavasete

Indirizzo: Via Villa, 10, 81030 Succivo CE

Telefono: 331 948 1635

WEB: QUI