IL PROGETTO ATWINE

IL PROGETTO ATWINE
Di Saula Giusto

Qualche settimana fa è stato presentato ad operatori del settore il progetto enologico, ambizioso e creativo AtWine realizzato, da oltre vent’anni, da Roberto Mazzer e con la collaborazione, dal 2016, di Pierpaolo Pirone.

LA LOCATION

Siamo stati accolti da Roberto e Pierpaolo in un’azienda storica di Genzano, l’Azienda Agricola Cavalieri, che vanta una storia antica sul territorio e che ha preso parte al progetto AtWine sin dalle sue origini. Fondata nel lontano 1879, dopo ben cinque generazioni la famiglia continua a dedicarsi alla viticoltura, coltivando otto ettari situati in una posizione estremamente vocata, collinare, su fertili suoli vulcanici esposti alla brezza del Mar Tirreno.

Le uve coltivate appartengono principalmente alle varietà autoctone, ma con qualche incursione di vitigni alloctoni, che in questa zona danno ottimi risultati. Varietà di uve bianche: Falanghina, Fiano, Grechetto, Petit Manseng, Sauvignon, Malvasia e Trebbiano. Varietà di uve rosse: Cesanese, Cabernet Sauvignon, Montepulciano.

L’ASSAGGIO DEI MOSTI IN FERMENTAZIONE

Prima di raccontarci il loro progetto, Roberto e Pierpaolo ci hanno condotti nella cantina dell’azienda, per farci vivere un’esperienza inusuale: l’assaggio di deliziosi mosti in fermentazione, prodotti con uve appena vendemmiate! È stato interessante e “didattico”, oltre che molto piacevole, poiché erano buonissimi.

Siamo stati poi condotti nella sala degustazione creata da AtWine, fiore all’occhiello e simbolo riconoscibile della cantina. Un edificio fondamentale per le attività dell’azienda, ma anche un punto di riferimento visivo di grande impatto, da cui si possono ammirare i vigneti che la circondano, come fosse un cannocchiale che li osserva e si proietta in essi.

Prima di degustare una bella selezione di vini prodotti da alcune delle aziende che fanno parte del progetto, Roberto e Pierpaolo ci hanno raccontato di cosa si tratta.

Roberto Mazzer
Pierpaolo Pirone

Roberto Mazzer, classe ’70, si diploma nel 1990 come Perito Agrario Specializzato per la Viticoltura e l’Enologia e si laurea, nel 2001, nella Facoltà di Architettura della “Università degli studi di Roma La Sapienza”. Nel 1993, crea lo studio AtWine a Velletri e nel 2016 chiama a collaborare con il proprio progetto il giovane enologo Pierpaolo Pirone, che diventa il suo braccio destro.

LE ATTIVITA’ DI ATWINE

Il progetto nasce per realizzare un modo nuovo ed ambizioso di fare enologia, che consiste nel mettere a disposizione le competenze di Roberto e Pierpaolo, al fine di realizzare una collaborazione a 360 gradi, solida e duratura con le aziende che vi hanno aderito.

Una cooperazione che concerne l’intera filiera produttiva, a partire dalla progettazione delle strutture e dei vigneti, fino ad arrivare alla commercializzazione del prodotto, per mezzo di una gestione in pieno equilibrio tra innovazione e tradizione.

In particolare, il progetto offre servizi di consulenza enologia ed agronomica e la progettazione di impianti enologici e viticoli. Il loro laboratorio consente di eseguire analisi sulle uve, sui mosti e sui vini, fino ai controlli propedeutici all’imbottigliamento.

AtWine organizza, inoltre, corsi di degustazione, propone la ricerca, la realizzazione di vini spumanti e speciali, la produzione vini biologici e biodinamici, non tralasciando la consulenza in materia di comunicazione e marketing. Affianca i propri clienti nella loro formazione, affinché possano anche istruire il proprio personale destinato a tutte le attività aziendali, agricole, enologiche, di degustazione, comunicazione, ecc.

LE FINALITA’

A livello agronomico ed enologico, AtWine pone al centro delle proprie attività il massimo risultato, in termini di integrità dei vigneti e delle uve prodotte dalle aziende seguite, basandosi su presupposti di base inderogabili. In vigna e in cantina l’uso della chimica deve necessariamente essere ridotto al minimo, se non azzerato. Il rispetto della materia prima deve essere prioritario, al fine di mantenere integre le caratteristiche e le proprietà delle uve prodotte e la loro territorialità. La ricerca e l’uso di tecnologie avanzate, in vigna e cantina, devono essere promosse ed auspicate, mai demonizzate, proprio perché consentono di ottenere gli obiettivi appena descritti.

Per ottenere tali risultati, AtWine lavora, inoltre, a stretto contatto anche con altre aziende, con professionisti, istituti di ricerca ed università, al fine di rispondere alle esigenze dei propri clienti in tutti i settori dalla ricerca scientifica e per lo sviluppo di macchine enologiche su misura.

Ultimamente, il progetto AtWine sta valicando i confini nazionali e Roberto e Pierpaolo hanno appena acquisito nuove collaborazioni, ancora “work in progress”, in alcune zone vinicole dei Balcani tra le più interessanti e maggiormente vocate. Perché, come avrete capito, “una ne fanno e cento ne pensano”!

Mi hanno promesso, a breve, ulteriori aggiornamenti sullo stato delle loro attività e, dunque, seguitemi e seguiteli per saperne di più…

I VINI IN DEGUSTAZIONE FIRMATI ATWINE
IL PRANZO IN ABBINAMENTO A VINI FIRMATI “ATWINE”

“Dalla teoria alla pratica”, dopo aver ascoltato a parole il progetto AtWine, abbiamo potuto assaggiare una bella carrellata di vini prodotti da varie aziende laziali e campane, frutto della collaborazione con Roberto e Pierpaolo.

Gli abbinamenti, davvero ottimi, sono stati curati ad arte da “Il Vino si fa con l’uva – Wine Boutique & Taglieria”, un’enoteca di Velletri creata e gestita, dal 2019, da Davide e Stefano Marra, cugini, circa sessant’anni in due, e da Paolo Ciampanella; tutti amici e tutti amanti del buon vino e della materia prima di alta qualità ed artigianale, prodotta prevalentemente a km 0.

Ad aprire le danze una fresca e deliziosa Insalata di rucola, avocado, mango ed anacardi, abbinata ad uno dei bianchi di maggior successo dell’azienda che ci ha ospitati, il Sauvignon Blanc, nel millesimo 2021, al Grechetto 2021, sempre di Cavalieri, ed al Greco del Sannio Albosco 2021 di Fontana Reale. .

Sauvignon 2021 – Azienda Agricola Cavalieri

Giallo tra il paglierino e il verdolino, brillante. Al naso le intense note fruttate di pompelmo e susina matura si arricchiscono di eleganti sentori di pietra focaia e lieve pino silvestre. Al palato sapido, minerale, di buona struttura, decisamente rispondente. Finisce lungo in un finale lievemente ammandorlato.

Grechetto 2021 – Azienda Agricola Cavalieri

Paglierino brillante, di buona consistenza. Al naso dona tanta frutta matura, pera, agrume, ananas, a cui si accompagna, sul finale, uno sbuffo minerale di pietra focaia. Al palato moderatamente fresco, saporito, rispondente e lungo.

Greco del Sannio Albosco 2021 – Fontana Reale

Paglierino, dai riflessi verdolini, molto brillante. Naso fine, delizioso e tipico di susina, pesca percoca fresca, lieve frutto della passione, nocciola acerba, pietra focaia. Al palato elegante, armonico, molto sapido e minerale, decisamente coerente e lungo. Lascia una bocca molto pulita e fruttata.

L’ottima Tartare di Speck artigianale su crostone croccante, insalata e scaglie di grana, seguita da Mozzarella di bufala, freschissima e profumata, adagiata su un fresco letto di rucola, sono stati serviti con una successione di bianchi dalla struttura crescente.

Cacchione Pantastico 2021 – Cantina Bacco

Dorato, brillante. Si offre al naso dolce ed intenso, con sentori golosi di frutta, mela cotogna ed albicocca, intrisi di tiglio e camomilla, su un finale dolce e iodato. La beva è piena, morbida, decisamente sapida e rispondente, con un accenno di astringenza, dal finale lungo, leggermente amaricante.

Petit Manseng 2021 – Azienda Agricola Cavalieri

Giallo dorato, brillante. Sprigiona profumi intensi, inaspettati: un misto tra frutto della passione, propoli, cera d’api, su un finale di selce e pietra focaia. La beva è molto fresca, un velo tannica, molto sapida e lunga.

Un piatto misto di salumi artigianali, molto pregiati e di grandissima qualità, ha accompagnato i successivi vini spumantizzati.

Spumante Brut 2021 – 100% Falanghina – Corte Normanna

Metodo charmat lungo (8-9 mesi sui lieviti), millesimato. Giallo paglierino brillante, perlage fine. Naso molto intenso, floreale, che regala poi erbe aromatiche, menta e salvia, susina fresca, lime. La beva è croccante: decisamente fresca e sapida. Molto rispondente, finisce abbastanza lungo, lasciando il palato netto ed agrumato.

Spumante Brut – 100% Pinot Grigio – Casale De Luca

Metodo charmat lungo, 12 mesi sui lieviti. Giallo tra il paglierino e il verdolino brillante, dalla bollicina fine. Intenso, tipico, al naso regala tanta pera, spezie dolci, crosta di pane, pietra focaia. Beva cremosa, di buona complessità, sapida e minerale, Regala una buona lunghezza, coerente e lievemente amaricante.

Spumante Brut Rosè 2020 – 100% Cesanese – Casale Della Ioria

Metodo charmat lungo, 12 mesi sui lieviti, millesimato. Rosato buccia di cipolla, brillante, perlage fine. Al naso ti investe, immediato, con note di piccoli frutti di bosco acerbi, corbezzolo e melograno; poi roselline, scorza d’arancia, lievi spezie dolci. Al palato la bolla è fine, cremosa. La beva è molto piacevole, armonica, dona perfetta rispondenza, buona freschezza, ottima sapidità e lunga persistenza.

Spumante Metodo Classico 2019 – 100% Nero Buono – Murgo, Tenuta La Francescana

Rifermentato in bottiglia per circa 18 mesi. Giallo paglierino brillante, perlage molto fine. Al naso intenso e particolare: il cedro ed il corbezzolo lasciano subito il passo ad una netta nota torbata, erbe aromatiche mediterranee,  ghiaia, lieve mentolato e brezza marina. In bocca cremoso, fresco e sapido, armonico. Non lunghissimo, ma assicura una PAI molto coerente.

È stato poi servito un plateau contenente una selezione gourmet di formaggi artigianali, stagionati in epoche diverse, al fine di valorizzare i vini successivi.

Sciascinoso 2021 – Terra di Briganti

Da produzione biodinamica e naturale, non filtrato e privo di solfiti aggiunti. Rosso tra il rubino e il porpora, quasi impenetrabile. Naso “goloso”, molto fruttato, quasi vinoso di ribes rosso, lampone, amarena e mirtillo freschi, poi grafite e ardesia. Al palato gioca tutte le sue carte sulla piacevolezza e la beva immediata e versatile e sebbene presenti un tannino leggermente rustico, si offre molto sapido, pieno, abbastanza lungo in un finale di liquirizia.

Nero Buono Enea 2021 – Tenute Filippi

Da produzione biodinamica, affinato solo per il 10-15% in barriques nuove per 1 anno. Rosso rubino, unghia tra rubino e porpora. Al naso, fruttato e intenso, dona mirtillo e mora mature, poi pepe, spezie dolci, un soffio di incenso e tabacco. Al palato tutto torna, in particolare la mora, e si presenta caldo, sapido, dal graffio tannico ben marcato, dal buon corpo, lungo.

Atina Doc Cabernet Sauvignon Riserva Duca Cantelmo 2017 – Antica Tenuta Palombo

Affina in barriques nuove per 14 mesi. Rosso rubino impenetrabile, unghia granato, molto consistente. Al naso affascinante, ampio, profondo e molto tipico. Un iniziale nota di mirtilli maturi e di sottobosco lasciano il passo ad un caleidoscopio di terziari: tabacco scuro, cacao amaro, incenso, chiodo di garofano, macis, smalto, grafite. Al palato vellutato, raffinato, sontuoso, equilibrato, dalla persistente lunghezza e sapore. Un vino importante, da riservare a grandi occasioni e da abbinare a piatti complessi.