FORNACELLE E IL MICROCOSMO BOLGHERESE

Di Matteo Gerardi
FORNACELLE E IL MICROCOSMO BOLGHERESE

La denominazione di Bolgheri è una di quelle che più mi affascina, nonostante la sua storia  molto recente, e quando si stappa una bottiglia di questo territorio è difficile restare delusi.

Il Press Lunch al Ceppo

Rimango sempre molto soddisfatto quando scopro nuove etichette di produttori poco conosciuti, rispetto ai soliti noti sul mercato. Poco prima del periodo natalizio, sono stato invitato ad un Press Lunch al Ceppo, un noto ristorante romano, organizzato dall’agenzia di comunicazione “PR comunicare il vino”.

FORNACELLE

Stefano Billi e la storia di Fornacelle

Durante il pranzo abbiamo degustato tutte le etichette di un produttore bolgherese fino ad allora a me sconosciuto, Stefano Billi di Fornacelle. L’azienda esiste da circa due secoli ed è nata grazie al bisnonno Giulio Batistoni, che acquistò la prima particella di terreno dai conti della Gherardesca. Per lungo tempo la produzione ha riguardato olio, vino e prodotti ortofrutticoli; la svolta, dal punto di vista enologico, è avvenuta nel 1996, anno in cui Stefano Billi ha raccolto l’eredità familiare e messo a dimora nuovi vigneti. Oggi l’azienda produce numerose etichette ed un olio di qualità. Molto curiosa la scelta, per quanto riguarda i bianchi, di puntare su uve poco coltivate in zona, come il Semillion, che viene vinificato in purezza dopo un passaggio in legno.

Fornacelle bianco 2021

LA DEGUSTAZIONE

Sono rimasto colpito dalle seguenti etichette:

  • Fornacelle bianco 2021 (Semillion 100%): questo è composto da uve Semillion in purezza e prima di essere imbottigliato compie un passaggio in barriques di 8 mesi. Alla vista si presenta con un colore giallo paglierino intenso, al naso rivela profumi di scorza d’agrume candita, vaniglia, muschio e fiori d’arancia. Al palato è morbido e sapido, dalla bevuta golosa. Molto persistente.
  • Guardaboschi Bolgheri superiore doc 2019 (Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon in percentuali variabili): un taglio bolgherese molto interessante. Alla vista si presenta con un colore rosso rubino intenso. Al naso profumi di viola e marasca, poi sentori di macchia mediterranea e speziatura di pepe nero. Un vino importante, caldo, tannico e rotondo. Persistenza molto lunga
  • Erminia 2018 (Merlot 100%): Un Merlot in purezza che stupisce. Prima di essere imbottigliato subisce un passaggio in barriques di 18 mesi. Si presenta con un colore rosso rubino intenso. L’analisi olfattiva rivela profumi di viola, mora e vaniglia, con chiari rimandi a note balsamiche e di cipria. Al palato è morbido, caldo e persistente, i tannini sono vellutati. Il mosto di questo vino fermenta in barriques poste in verticale, prive di uno dei due fondi.

Sono stato molto contento di aver partecipato a questa esperienza e pranzare insieme ad un produttore bolgherese non è cosa da tutti i giorni.

Ho aggiunto un altro produttore alla lista di quelli da dover visitare, quando tornerò in questo magnifico territorio.