10 ANNI DI GUIDA ESSENZIALE 2024 IN SCENA A ROMA

10 ANNI DI GUIDA ESSENZIALE 2024 IN SCENA A ROMA
PRESENTAZIONE A ROMA DELLA GUIDA ESSENZIALE 2024 DI DOCTORWINE
Di Saula Giusto

L’EVENTO

L’8.10.23 si è tenuta, presso lo Spazio ‘900 di Roma, la presentazione della Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2024, realizzata da DOCTOR WINE di Daniele Cernilli. Una kermesse sempre molto attesa a Roma, in autunno, nella Capitale, che quest’anno ha raggiunto il traguardo del decennale dalla sua prima edizione cartacea.

L’APP DI DOCTORWINE

La presentazione dell’edizione numero 10 della Guida Essenziale è stata anche l’occasione per il lancio ufficiale dell’APP DoctorWine, che dal 30 settembre è disponibile, sia in italiano che in inglese, per dispositivi iOS ed Android. l’App è scaricabile gratuitamente da Apple App Store o Google Play e permette di usufruire comodamente, ovunque, di tutti i contenuti della Guida Essenziale ai Vini d’Italia e della guida Mangiare e Dormire tra i Vigneti. Uno strumento a disposizione dei tanti wine lovers, ma anche un nuovo canale diretto di comunicazione tra aziende e consumatori.

LA GUIDA

Perché “essenziale”? La filosofia che ha appunto “guidato” Cernilli a creare questa guida è l’essenzialità: l’intento non di recensire indistintamente aziende e vini, ma selezionare solo quelli che secondo il direttore e il suo team sono i migliori, proprio da non perdere.

Le aziende selezionate quest’anno sono 1.254, per un totale di 3.189 vini recensiti, al netto degli oltre 20 mila degustati. Il “ricambio” di aziende è quest’anno di circa il 10%.

LE “FACCINE”

Come di consueto, il sistema di valutazione di DoctorWine si basa sul sistema degli ormai noti “faccini”, il sigillo con la faccia di Daniele Cernilli, a significare letteralmente che il direttore “ci mette la faccia” nel certificare la qualità dei vini premiati. I punteggi: triplo faccino per i vini 99 o 100/100, doppio per i vini che hanno raggiunto i 98/100 e singolo per quelli che si sono guadagnati 97, 96 o 95/100. Due vini si sono aggiudicati i 100/100 (triplo faccino), mentre sono 11 i vini a 99/100 (sempre con il triplo faccino). Hanno meritato il doppio faccino, invece, ben 46 vini che hanno raggiunto quota 98/100.

LE STELLE

Oltre ai faccini, all’interno della guida si possono identificare le “stelle”: la valutazione da 0 a 3 stelle classifica le singole aziende in base al loro essere emblema del proprio territorio di appartenenza, all’affidabilità qualitativa ed all’immagine internazionale. Le tre stelle, il top, quest’anno sono 126.

GLI ASSAGGI

Come sempre, è decisamente molto complicato descrivere tutti gli assaggi che un degustatore appassionato riesce a “collezionare” nel corso di un evento. A tale difficoltà si deve sempre aggiungere che è umanamente impossibile assaggiare l’intero “bevibile” di un evento di tale portata!

Una scelta a monte dunque va fatta, anche per non soccombere! Come di consueto, io prediligo le nuove scoperte, al netto di pochi già noti, che è comunque e sempre un gran piacere riassaggiare..

Ecco, dunque, i tanti gli assaggi interessanti, che elencherò identificando l’azienda produttrice.

Mi scuso se non ho citato proprio tutti e per le poche parole spese per tutti, ma ho l’alibi del contenimento dei tempi di lettura!

MONTAUTO

In primis dalla Maremma con furore Montauto: il Cru Poggio del Crine 2018, frutto dei primi 8 filari del Sauvignon piantato da nonno Enos, votato come miglior Sauvignon d’Italia, raffinato e potente allo stesso tempo, sorprende e conquista. Uno tra i migliori bianchi assaggiati, senza alcun dubbio.

Malvasia “SELEZIONE APE” 2022 di Romagnoli

ROMAGNOLI

Ottima anche la Malvasia “SELEZIONE APE” 2022, 100% Malvasia di Candia Aromatica di Romagnoli, deliziosa, profumata e decisamente sapida.

TENUTA DEL MERIGGIO

Molto tipico, elegante, minerale e persistente il Fiano di Avellino Colle delle Ginestre 2021 di Tenuta del Meriggio. Degno di gran nota anche il Taurasi Riserva D.O.C.G. Colle dei Cerasi 2015, potente, perfetta espressione del terroir di Montemiletto, sede dell’azienda, da cui provengono le uve di Aglianico da vigne più antiche.

CASAL MONTANI

Buona anche la presenza di aziende del Lazio. Come Casal Montani, che presenta un Frascati Superiore ed un Frascati Riserva, etichette che nelle due ultime annate hanno dimostrato un ottimo trend di crescita qualitativa.

MARCELLA GIULIANI

Da Anagni i vini estremamente interessanti di MARCELLA GIULIANI: ottimi sia il Cesanese del Piglio Docg che il delizioso rosato, nel millesimo 2022, sempre da Cesanese. Entrambi molto godibili e profumati

CONFINIS DI FRANCESCO ROTOLO

Dal Collio una nuova azienda dallo stile “classico” e territoriale: CONFINIS. Mi sono piaciuti tutti, nelle differenti espressioni: Ribolla, Sauvignon e Pinot Grigio si rivelano molto minerali, freschi, mai banali.

MAROTTI CAMPI

MAROTTI CAMPI

Dalle Marche innanzitutto una certezza: Marotti Campi, che sfoggia sempre una selezione di Verdicchio longevi ed eleganti, in primis il premiatissimo Verdicchio Classico Riserva Salmariano 2020, un’etichetta espressione del Verdicchio più classico, che anche in questo millesimo si presenta al top!

MARCHETTI

Ho poi assaggiato l’ottimo il Rosso Conero D.O.C. Villa Bonomi Riserva di Marchetti 2018, potente, elegante, armonico…davvero un gran bel vino!

FATTORIA MANCINI

Dai vigneti di Focara, a due passi da Pesaro ed a strapiombo sull’Adriatico, una delle grandi sorprese dell’evento: Mancini. Il microclima, i terreni calcarei e la storia della famiglia qui danno vita a vini da Pinot Nero (vitigno piantato nei vigneti di famiglia in epoca napoleonica) vinificati anche in bianco che sorprendono. Uno su tutti l’IMPERO Blanc de Pinot Noir 2021 ed il Tenute Quarta Blanc de Pinot Noir 2021, vini che sfidano apertamente gli assaggi alla ceca con vini di Borgogna, senza timore alcuno.

VILLABELLA

Da Villa Cordevigo di Villabella, nel veronese, due Bardolino Chiaretto deliziosi, freschi e profumati: il Classico 2022, dalla beva più agile, ed il Gaudenzia 2018, più intenso e complesso, davvero notevole.

ANTONELLI SAN MARCO

Sempre una garanzia i vini umbri di Antonelli San Marco: dal Trebbiano Spoletino Anteprima Tonda 2020, armonico, estremamente godibile, al fuoriclasse Sagrantino di Montefalco Chiusa di Pannone 2018, connubio di grande eleganza e potenza.

PIETROSO

L’assaggio del Brunello di Montalcino 2018 di Pietroso, cantina sita sul versante ovest di Montalcino su terreni ricchi di galestro, dotati di uno scheletro colmo di pietre (da cui il suo nome), mi ha regalato una bella espressione di Sangiovese autentico, ampio, dal frutto integro e dalla pura eleganza.

TUA RITA

Ho chiuso gli assaggi della kermesse con un vino che ha “segnato” i miei inizi da neo-diplomata Ais, agli inizi degli anni 2000: il Redigaffi di Tua Rita, Suvereto, che nel millesimo 2020 si conferma archetipo di sontuosa eleganza, puntuale equilibrio e perfetta armonia. Un vino iconico, dallo stile unico, mai scalpito.

Alla prossima GUIDA ESSENZIALE 2025!